Il problema non riguarda solo i ragazzi. Il problema coinvolge intere famiglie, le comunità e le istituzioni. È un fenomeno in crescendo che deve essere subito arginato con seri provvedimenti e massive campagne di informazione.

Di bullismo a scuola se ne sente parlare quasi ogni giorno, sui giornali, on line, in televisione. Nell’ultimo periodo si sono moltiplicate le iniziative di sensibilizzazione al problema, ma forse non si sta facendo ancora abbastanza.

Proprio ieri è andata in onda la prima delle quattro puntate della trasmissione “Mai più bullismo”, promossa dalla Rai e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. La trasmissione dà spazio alle vittime e al loro punto di vista, raccontando le storie di quattro ragazzi che hanno subito umiliazioni e prevaricazioni da parte di coetanei.

Come arginare il bullismo a scuola

Secondo una ricerca condotta dall’Istat, nel 2014 poco più del 50% degli 11-17enni ha dichiarato di aver subito un qualche episodio offensivo nei 12 mesi precedenti. Nel 19,8% dei casi ciò avviene almeno una volta al mese e nel 9,1% dei casi la cadenza è settimanale.

I numeri sono alti e bisogna tener conto che molte delle vittime tendono a nascondere la propria situazione per paura di ritorsioni. Le famiglie quindi restano all’oscuro del problema o ne vengono a conoscenza solo dopo molto tempo.

Per questo motivo è importante sensibilizzare i ragazzi. Sia per prevenire gli episodi di violenza, sia per invogliare le vittime ad aprirsi e a raccontare tutto ai genitori o agli insegnanti.

Il dilagare di smartphone e dei social network ha inoltre inasprito la situazione. Il cyberbullismo, a volte, porta a conseguenze molto più devastanti. Basta pensare a tutti quei ragazzi che si sono tolti la vita perché sopraffatti dalla vergogna dopo che le loro foto o video erano state diffuse in rete da cyberbulli.

Conseguenze tragiche e disastrose che devono essere subito fermate. Bisogna intervenire in tempo, per risolvere la situazione di disagio che vivono sia le vittime che gli stessi “bulli” e le loro famiglie.