
In attesa di una moderna regolamentazione e di riconoscimenti normativi specifici, la professione di bodyguard, come specialista della sicurezza, si è sviluppata in Italia a diversi livelli di competenza e preparazione professionale.
Innanzitutto sfatiamo il mito del bodyguard forzuto, tutto muscoli e appariscenza.
Il profilo ideale di una guardia addetta ai servizi di protezione e sicurezza di soggetti sensibili – dirigenti d’azienda, politici, celebrità, VIP, più in generale personaggi pubblici di alto profilo – non ha infatti niente a che fare con la stereotipizzata immagine “hollywoodiana” del bodyguard un po’ angelo custode, un po’ gorilla.
Al contrario, la vera professionalità del bodyguard si misura in termini di preparazione e presenza fisica orientata all’agilità, rapidità di reazione, nonché attenzione e comprensione analitica del contesto e, più in generale, discrezione e riservatezza.
Il bodyguard non è un eroe solitario, un cane sciolto che azzarda azioni avventate e rischiose, deve essere invece in grado di interfacciarsi e collaborare con le forze dell’ordine nell’esecuzione di compiti di sicurezza in luoghi pubblici strategici o durante eventi pubblici che richiedono uno speciale monitoraggio.
Nello specifico la professione di bodyguard richiede, oltre la preparazione fisica, caratteristiche psicologiche adeguate rispetto alla resistenza allo stress, all’auto-controllo, alle capacità relazionali e negoziali.
Chi si occupa di servizi di protezione e sicurezza deve avere inoltre padronanza in tecniche investigative, di bonifica ambientale (dalle microspie agli ordigni), competenze di balistica, antincendio e primo soccorso.
Soprattutto non deve temere la fatica e la monotonia della routine, dal momento che il non verificarsi di minacce e pericoli è segno di un servizio di prevenzione ben studiato e attuato.
Il suo comportamento deve essere orientato alla più estrema riservatezza, onestà e non invadenza, come un’ombra discreta e sempre vigile, che senza dare nulla per scontato valuta le circostanze e ogni possibile conseguenza.
Un buon professionista della sicurezza non abbasserà mai la guardia e sarà sempre preparato a reagire tempestivamente all’occorrenza, recuperando istintivamente tutte le tecniche, le procedure, le competenze proprie di una formazione professionale di alto livello.